NaturTes®
Cod. 013
Contenuto della confezione: TELO DOCCIA 100x140 cm - TELO VISO 60x100 cm - TELO CORTESIA 40x60 cm
Gli asciugamani biodegradabili NaturTes® sono realizzati in un morbido tessuto non tessuto ottenuto da materie prime naturali certificate di altissima qualità. S ono rifiniti con cuciture, bordature, sono piacevolmente morbidi e occupano poco spazio. Risultano straordinariamente assorbenti e rispondono a una precisa scelta ecologica, essendo compostabili: al termine dell'utilizzo vanno gettati nell'umido. Comodi nell’uso e pratici nella loro busta igienica richiudibile, pensata per il riutilizzo in viaggio, in palestra o in vacanza. Sono studiati per un riutilizzo di almeno 7-10 giorni.
Ideali per Ostelli, Residence, Bed & Breakfast, Hotels, Centri benessere, Spa, campeggi e comunità che amano la natura e il rispetto per l’ambiente che si può ottenere eliminando il lavaggio e l’utilizzo di detersivi inquinanti.
Nature Friends
From Nature,
to Nature!
I prodotti NaturTes® rappresentano un impegno verso la sostenibilità ambientale. Sono progettati con materiali biodegradabili e compostabili che si integrano armoniosamente nel ciclo naturale, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale e a preservare la bellezza del nostro pianeta. Ogni prodotto NatureTex è una testimonianza del nostro impegno a proteggere la natura mentre ci affidiamo a essa per le risorse che utilizziamo.
Determinazione della biodegradabilità aerobica in condizioni controllate di compostaggio (compostabilità)
1. INTRODUZIONE
È stato condotto uno studio per determinare la biodegradabilità ultima in condizione controllata di compostaggio, in accordo con la norma UNI EN 13432:2002 ( “ Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione”). Nonostante il riferimento esplicito ai materiali da imballaggio, tale norma viene applicata anche ad altri prodotti, in assenza di una norma specifica. Il metodo si applica a materiali polimerici naturali, sintetici o miscele di essi.
Il compostaggio è un processo che avviene a carico dei rifiuti organici di varia origine (scarti della manutenzione del verde, frazione organica dei rifiuti urbani proveniente da raccolta differenziata, sottoprodotti di origine animale, scarti dell ’ industria agroalimentare e affini) ad opera di microrganismi presenti in natura che, in presenza di adeguate condizioni di umidità, temperatura e concentrazione di ossigeno, trasformano gli scarti organici in un materiale organico stabile, non più putrescibile ed utile all ’ impiego agronomico.
Il materiale da testare è miscelato con un inoculo costituito da compost maturo e materiale inerte. La mineralizzazione in compost viene effettuata secondo la norma EN 14045; si valutano la disintegrazione dei campioni del materiale su scala pilota durante il processo di compostaggio e l ’ assenza di effetti ecotossici(con il metodo OECD 208) sul compost risultante.
Il tempo di contatto previsto è da un minimo di 45 giorni ad un massimo di 6 mesi, in funzione della effettiva compostabilità del materiale in analisi.
2. PROCEDURA
Preparazione dell ’ inoculo
Un quantitativo di compost maturo ben aerato viene usato come inoculo.
Il compost da utilizzare deve presentare precise caratteristiche per essere idoneo allo svolgimento della prova, in accordo con la norma UNI EN ISO 14855-2:2018: il rapporto dei quantitativi di carbonio organico ed azoto (rapporto C/N) nel compost deve essere il più possibile vicino a 15, mentre il rapporto fra carbonio organico e fosforo (C/P) deve avvicinarsi a 30. Eventuali carenze di azoto e fosforo sono corrette, rispettivamente, tramite l ’ aggiunta di urea e di sali di fosfato.
L ’ umidità viene mantenuta al 65% circa; a questo fine, il compost viene rimescolato una volta alla settimana e contestualmente se ne misura il tasso di umidità. Eventualmente viene aggiunta dell ’ acqua per mantenerne costante il livello.
Il pH dell ’ inoculo, misurato su una soluzione contenente una parte di inoculo e 5 parti di acqua deionizzata, deve essere mantenuto tra 7 e 9 (UNI EN ISO 14855-1:2013).
Per l ’ avviamento del test è stata preparata una miscela di ammendante compostato verde maturo che presentava le caratteristiche chimiche riportate in tabella 1.
UMIDITA’ |
Carbonio organico |
Azoto totale |
8,2 |
C/P |
pH |
39.5 % |
20.8 % |
1.3 % |
17 |
28 |
7.7 |
Preparazione dei campioni da testare
La norma UNI EN ISO 14855-2:2018 determina anche le procedure di allestimento del saggio e gli esami preliminari da effettuare. L ’ assenza di metalli pesanti nel prodotto viene verificata tramite la tecnica del plasma accoppiato induttivamente (ICP).In accordo con la norma, il campione è stato frammentato in pezzi di dimensioni minori di 10 cm in senso longitudinale ed interrato nel compost, con un rapporto fra la massa del campione e quella del compost pari almeno a 1:10.
Il carbonio organico contenuto nel compost utilizzato è stato misurato col metodo del carbonio organico totale (TOC), la quantità di azoto col metodo Kjeldahl.
I vassoi contenenti la miscela da testare sono stati posti in incubatore termostatato alla temperatura di 58°C ± 2°C, in condizioni di umidità controllata, durante tutta la durata della prova.
Monitoraggio del processo
Durante la prova è stato monitorato settimanalmente l ’ andamento del processo, tramite l ’ analisi di parametri quali la temperatura e il contenuto di umidità della biomassa, entrambi indicatori del corretto andamento del processo di compostaggio.
La temperatura è stata rilevata tramite apposite sonde a intervalli regolari; con la stessa cadenza sono stati prelevati campioni della massa per la determinazione dell ’ umidità.
Durante il primo mese di prova (fase attiva del processo di degradazione della sostanza organica), in occasione dei controlli di umidità sono stati eseguiti rimescolamenti delle masse per garantire un ’ ottimale areazione.
3. RISULTATI
Valutazione del processo
L ’ osservazione del campione è stata effettuata costantemente; a disgregazione avvenuta, o comunque, allo scadere del periodo previsto dalla norma, una parte del compost è sottoposto ad analisi chimiche, quali pH e salinità di una soluzione acquosa preparata in rapporto 1:5.
La compostabilità è determinata setacciando il materiale di prova attraverso maglie con luce maggiore di 2 mm; se non più del 10% del materiale è trattenuto dal setaccio, la prova si considera superata.
Per la valutazione degli eventuali effetti di tossicità sulle piante superiori che il prodotto potrebbe causare sulle piante, la norma prevede, in accordo con la linea guida OECD 208, un test di germinazione. Il principio di questo test prevede il confronto fra la germinazione e la crescita delle piante che avviene su una miscela di riferimento (contenente fra il 25 ed il 50% di compost proveniente dall ’ inoculo, ma non sottoposto al test) e su una miscela analoga, ma contenente il compost derivante dal test. Al termine del periodo di germinazione sono confrontate la percentuale di semi germinata sulle due miscele.
Tabella2: valutazione finale della compostabilità del campione
Compostabilità ottenuta |
% germinazione |
|
CAMP. 2860 NaturTes® |
90.6% |
98% |
Visti i risultati sopra riportati il campione risulta compatibile con il processo di compostabilità, poiché:
– La sua massa è compostabile al 90.6%
– Il contenuto del costituente inorganico è < 50%
– Il contenuto dei metalli pesanti è minore del limite previsto dalla norma UNI EN 13432:2002
- Il compost ottenuto non risulta fitotossico ai sensi della linea guida OECD 208